-Avete visto lo sbattere di ciglia di quella tizia? Con tutto quel mascara farà una fatica..- attacca l'Aurora
-E Marco lì come un pesce lesso-
-Ma dai non sarai mica gelosa di una donna diciamo.. “matura”-
-Diciamo vecchia ciabatta-
-Sbagli calzatura solo perché zoccolo è maschile.-
-Tutte noi vorremmo arrivare a quell’età (rapido calcolo una cinquantina) con tale disinvoltura no?-
-D’accordo, ma se poi ordini un martini con l’oliva tradisci tutta la tua età, anche se ben mascherata da stucco Dior e capello alla Tina Turner-
-Per la signorina ancora adolescente solo Sex on the beach e Negroni.. buuhhh!!- gli urliamo io e la Marta
In effetti a guardarla bene la tipa seduta al bancone appresso a Marco sembra fatta di cera, imbalsamata, schiena eretta e petto in fuori. E penso che l’Aurora abbia alzato un po’ il gomito per essere gelosa di Madame Tussauds
-Chissà con quali cose lo starà intortando..- rimugina l'Aurora
-Ma dai, gli starà spiegando i passi della quadriglia-
-Sabri a volte fai paura-
Comunque sia, Madame Tussauds non molla la presa. L’Aurora più che mai stizzita: “Adesso vado lì!”
-Stai calma, vado io con la scusa di ordinare qualcosa- fa la Marta, e si alza un po’ scocciata.
Ritorna al tavolo quasi subito con un Cuba libre (a volte vorrei far finta di non conoscerla) e tace. La curiosità va alle stelle: -e dai di che parlano?-
-di polvere-
-bianca?-
-cosa??? lo sapevo quella me lo frigge!-
-aspirapolvere-
eh?
In un bar ad orari non sospetti, la signora in questione stava cercando di vendere a Marco una sorta di folletto.
Ho ancora le lacrime agli occhi dal ridere
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