lunedì 20 agosto 2012

A EATALY LE MIE VACANZE ROMANE

Vacanze in pillole per me che sono ancora a lavorare. La due giorni romana trascorsa con l’amica Stefania Pianigiani si è rivelata sorprendente. La scusa era quella di visitare Eataly Roma, che ha aperto la sua sede romana poco più di due mesi fa, poi la faccenda si è ampliata, andando ad includere pure un giorno per visitare la capitale. Per il viaggio abbiamo preso Italo, il nuovo treno ad alta velocità, che abbiamo ribattezzato per l’occasione Italo Svelto, visto che ci ha condotto a destinazione con diversi minuti di anticipo. Fantascienza per Trenitalia.
Bello il design rosso delle carrozze, vantaggiose le tariffe, personale giovane e sorridente, vagoni semivuoti per cui molto silenziosi, un’unica pecca: mancano i poggiapiedi, per cui la seduta non è molto comoda per chi sfiora il metro e mezzo di altezza.
Col pensiero di vacanza ho disconnesso le sinapsi per 48 ore, fortuna che c’era la Stefania a farmi da Cicerone/bussola, altrimenti starei ancora a vagare per Campo dei Fiori credendo di trovarmi sull’Isola Tiberina, e l’avrei creduta terribilmente grande..
Il primo giorno abbiamo fatto le turiste più turiste, con visite ai monumenti, piazze, fontane, scalinate, fori e centinaia di foto. In questo la Stefania batte una intera comitiva di giapponesi.
Poi la sosta forzata prima in un lussuoso negozio di via Condotti, seguita da sosta in un altro negozio di abbigliamento un po’ più scadente in via del Corso causa acquazzone tropicale che ci ha colto di sorpresa dopo 4 mesi di siccità. Giuro, all’ombrello proprio non ci avevo pensato. Fradice come due pulcini, coi piedini lessi per i continui pediluvi nelle pozzanghere della città eterna, siamo riuscite a raggiungere il nuovo negozio RED la Feltrinelli, che era parte integrante del nostro giro turistico.
RED sta per read, eat, dream, una libreria in cui si legge, si mangia e si sogna e si usano gli asciugatori automatici dei bagni per asciugarsi i capelli e i vestiti zuppi di acqua. Proprio un bel posto, dico sul serio.
E poi l’indomani finalmente Eataly. Io e la Stefania, due bambine alle giostre, eccitate e curiose su e giù per le scale mobili a perlustrare i 4 piani di questo paese delle meraviglie culinarie. E ci siamo finalmente sentite libere di fare le odiose gastrofighette che criticano l’incriticabile e sostano decine di minuti estasiate davanti al banco del pane e a quello delle carni.
Eataly Roma l'ingresso 

È il 14 di agosto e questo posto è pieno di gente, non di “curiosi” come noi, ma di romani che fanno la spesa. Quando si dice non sbagliare un colpo..


I dolci di Luca Montersino


Qui dentro il tempo vola, cinque ore e mezzo senza sosta (tranne per il dessert di Luca Montersino) e sentire di non voler uscire, ma il treno ci attende. Di una cosa ho la certezza: quando Eataly apre a Firenze io mi rovino.

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