L'Aurora vuole andare al ristorante giapponese.
la seguo, io non ci vado mai al giapponese.
“che cosa prendi”
“ma non so e tu?”
“okonomiyaki, udon-qualcosa e un assaggio di sushi. Sabri in
questo posto lo fanno strepitoso!”
Strepitoso ecco,
io vieterei l’uso di questo aggettivo insieme a fantastico , bellissimo,
superlativo e simili in qualsiasi contesto. Si, una bella legge “è fatto
divieto l’uso di tali aggettivi perché falsi e tendenziosi nel
significato: mirano a descrivere uno stato ma in realtà ne sottendono uno
opposto”. Tradotto: quando qualcuno ti dice: quel posto è fantastico, aspettati
una cagata. Ecco.
Se poi quel qualcuno è classe 1975 come l’Aurora le
applicherei anche una sanzione, per evitare il rischio, un domani, di sentirle
pronunciare frasi come “mi piace un
casino”, magari con la K. Roba da impiccarsi con la sistola del giardino.
Ordino le stesse cose che prende lei, tanto fa uguale, non
ne capisco niente.
Il cibo giapponese sembra fatto apposta per essere mangiato
con le bacchette. Io però non so usarle.
Chiedo delle posate e uso la forchetta per pescare i sushi
dal vassoio di legno. L’operazione è maledettamente difficile, con la forchetta
quei cosi di riso e pesce di distruggono. Tento di inzupparli nella salsina con
soia e rafano e si decompongono in una sorta di minestrone dal colore
repellente. Io genio provo a tagliare i sushi in due parti col coltello. Prego, cancellare genio.
“Sabri sei la prima persona che vedo tagliare i sushi col
coltello. Ma non potevi ordinare una zuppa di miso?”
“e per quella chiedere una cannuccia?” il mio tono è molto
scocciato, penso che tutti mi stiano guardando e che ridano di me. Rimpiango la
vecchia pizza..
Il posto è piccolo e sono quasi tutti giapponesi.
“Hai notato come sono tutti glabri sti nipponici e poi tutti
coi capelli lisci stirati” faccio per riprendere la conversazione
“cosa?”
“si dai, lo hai mai visto un giapponese coi riccioli?”
“ma certo, ne ho persino visto uno coi capelli crespi come
un africano!” finge per non darmela vinta, tra noi è sempre così
“insomma una sorta di giapponegro” ribatto
“ma quale giapponegro del menga!”
“del manga vorrei dire”
“anime o manga?”
Ed è così che due attempate ragazze fanno serata a parlare
di cartoni animati. Una delle due fa serata anche a pescare il sushi esploso qua e là.
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