Ci sono degustazioni orizzontali, ci sono le verticali e poi ci sono le degustazioni trasversali, quelle che superano ogni bandiera, logo o associazione. Ci si iscrive per il piacere di esserci, perchè il relatore è un amico bravo ed appassionato e perchè Lamole è un bel posto. Tutto questo da luogo alla trasversalità di una FISavola e un FISARiano che si danno appuntamento alla degustazione tutta chiantigiana (a parte il nome) "Real taste of Tuscany" guidata guidata dall'AISpratese Pietro Palma.
"Senti va bene se mi metto la maglia viola? dopo devo andare allo stadio"
"O Gesù, ma è orribile la maglietta gigliata!"
"Vuoi che mi metta un abito di rappresentanza?"
"Conoscendoti metteresti la camicia con Pippo Pluto e Paperino. No vai per la maglia della Fiorentina e speriamo che non porti iella.."
"Ma dai lo faccio per te! Mi vesto da ultrà per darti spunti di scrittura. La categoria del tifoso non la prendi mai in considerazione nei tuoi racconti"
"E ci sarà un motivo no?"
Nella Casa delle Eccellenze, allestita nei locali dell'ex Tribunale di Firenze, Pietro ci guida con semplicità tra i filari delle vigne abbarbicate tra Lamole, Casole e Castellinuzza. Ci racconta quei terreni sabbiosi, scarsamente fertili e quelle vigne centenarie, talora a piede franco, coltivate ad alberello. Mostra i terrazzamenti realizzati per ottenere piccole lingue di terra coltivabili, le "lamulae" latine da cui si pensa derivi appunto il nome. E quei muretti in pietra, non solo contenitivi, ma che diventano preziosi alleati nella maturazione dell'uva, cedendo ai grappoli più bassi il calore accumulato durante il giorno.
E mostra scorci di un paesaggio bello e ordinato, in cui domina il verde della vite e dell'olivo interrotto da colture di giaggiolo viola..ma più pallido rispetto alla maglia indossata dal mio amico.
Mi prendo qualche appunto, è più forte di me, io scrivo sempre.
"ecco segna: giaggioli in fiore. Colore viola. Hai scritto?" mi incita
"in effetti è un'informazione di grande utilità, quanto uno spazzaneve a Kinshasa"
prosegue con fare da professorino: "dai l'iris, il sangiovese..i profumi di Lamole" e poi conclude "o Fiorentina di ogni squadra ti vogliam regina"
I vini in degustazione sono molto gradevoli, semplici (si fa per dire), schietti, esili nei profumi freschi, che ti invitano a bere e peggio ancora a ribere :-). Non ci sono eccessi, niente fronzoli, né orpelli. Solo il Chianti Classico di Lamole così com'è: buono.
"Less is more! Isn't it?" l'amico ultradegustatore o meglio degustatore ultrà sfodera la citazione.. che tra l'altro calza perfettamente per descrivere questi vini
Lo guardo incredula e sorpresa
"Si insomma non leggo solo Stadio la mattina.."
Per la cronaca la fiorentina ha perso la partita clamorosamente, ma l'Ultrà degustatore era ancora ebbro dei profumi di Lamole e ha accusato meno il colpo.
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