giovedì 28 giugno 2012

GOD SAVE THE WINE, E PURE MISS BB AND ME

Finalmente un GSTW di martedì.
La serata è molto calda, l’idea di scolarmi qualche rosso importante non mi attira; ci sono bollicine sufficienti a fare nottata, credo che non me ne andrò con la sete.
Inizio con una bollicina piemontese Demarie Roero Arneis DOCG spumante MC.
Acidità pungente e forte sapidità. Stop. Naso non pervenuto, aromi neanche. Non ammesso.
Scendo nelle Marche: Marchetti, Verdicchio dei Castelli di Jesi, “Sette note” metodo charmat.
Già più gradevole del precedente, per lo meno il naso avverte profumi abbastanza variegati e dolciastri.
“Per me sa di saponetta..”
“Si dice giglio!” mi corregge prontamente Miss BB.
“Che c’entra il giglio con la saponetta?”
“Sabri ma te la immagini la descrizione di un vino: ginestra e rosa gialla, mela cotogna e litchi, note di saponetta, doccia gel da erogatore.., invece se aggiungi un bel note di giglio..”
Ma per me saponetta non è un complimento. Oddio a pensarci bene neanche giglio.. mi ricorda quelle chiese addobbate di fiori e gremite di fedeli, che la domenica mattina spesso mi facevano venire il mal di testa. Il mio essere “non osservante” ha comunque radici più profonde.., insomma non ho perso la  fede per colpa di un giglio.
Finalmente riesco a convincere le mie compagne a raggiungere la Franciacorta, c’è Mosnel con tre metodo classico in degustazione: il Brut, il Pas Dosé e il Rosé Pas Dosé “Parosé” 2006. Quest’ultimo è decisamente buono, un rosato non rosato, con sfumature buccia di cipolla, 70% Pinot nero e 30% Chardonnay. Ricco nei profumi fragranti di pasticceria, tra cui insiste una nota “verde” che accomuna i tre prodotti in degustazione. Sapidità e gradevole avvolgenza.
In posizione strategica con alle spalle la magnifica vista sulla campagna che dalle colline di Fiesole cala verso la città, c’è lo champagne di Bruno Paillard. Incantata dal panorama, ma soprattutto dalle champagnotte del Brut Premiere Cuvée dello zio Bruno, Miss BB si inchioda lì per tempo immemore, manco ci fossero 15 surfisti che si tolgono la muta..
Che dire? Questa è Reims, in uvaggio Pinot Nero, Chardonnay, Pinot Bianco. Risquer l’emerveillement così si apre il sito di Paillard, e il rischio c’è tutto. Davvero.

Degna conclusione di serata, mentre i produttori o chi per essi stanno smontando, le due gentili pulzelle indugiano al fresco cimentandosi nel rituale così poco femminile del fumare un buon sigaro toscano in compagnia del delegato AIS.. di più non desiderais.

5 commenti:

  1. Sabry, c'era il Pinot Meunier nello champagne...mannaggia vedi che se ci stavi incollata come me...non saresti caduta in fallo :-)

    RispondiElimina
  2. sei sicura? a me pareva proprio che avesso detto P bianco, da ciò la sorpresa..

    RispondiElimina
  3. chiedo scusa per l'orrore uvaggio champagne. pinot nero, chardonnay, pinot meunier. ero già in berlicche da bollicine

    RispondiElimina
  4. In compagnia del delegato AIS? Quale delegato AIS? Fuori provincia, immagino...

    RispondiElimina
  5. hihihi si accettano scommesse su chi fosse il delegato dalla voce profonda..

    RispondiElimina