E la giacca funziona sempre. O
forse è stato lo scollo, chissà.
L’agenda è fitta di appuntamenti,
bisogna trottare, il primo giorno soprattutto per l’Emilia.
E subito facciamo i doverosi e
piacevoli saluti ad un’amica pittrice (di cui parlerò presto) presso lo stand
dei colli piacentini, il che ci ha valso un vassoio di salumi e pane, che alle
11.00 di mattina male non ci stavano, soprattutto se accompagnati da un
piacevole ortrugo spumantizzato dell’azienda La Poggerina.
Altra tappa che mi ero prefissa i vini
di Bosco Eliceo, attratta da questi vitigni coltivati a piede franco e dalla
voglia di assaggiare il Fortana, questo sconosciuto.. e se il Fortana di Tenuta
Garusola mi ha piacevolmente sorpresa, sicuramente la Coppia Ferrarese che lo
accompagnava mi ha provocato la soddisfazione più assoluta, tanto da spingermi
con una certa sfacciataggine a chiederne una seconda che ho infilato in borsa
fischiettando.
Ore 13.00 pranzo con PilsnerUrquell in collaborazione con JRE, nell’area self service d’autore, che ha
visto sfilare prima sul tavolo poi nella mia bocca (e in quella della Stefania,
alias mascella instancabile) nell’ordine: terrina di coniglio, calamarata con
mazzancolle, liquirizia e cedro candito, maialino marinato alla pilsner, e pure
il cannolo siciliano. Fin qui tutto bene, anzi alla grande direi, solo che un
paio di ore più tardi ero in lista per il “tributo sensoriale” allo stand del
Borro..
Lamelle, Il Borro e Polissena
sorseggiati in accompagnamento alla prelibatezze di Andrea Campani nuovo chef dell’Osteria del Borro: sushi roll del
Pratomagno, panino al lampredotto, guancia in umido e crostata di mele e noci
col Vin Santo Occhio di Pernice 2008, tanto per non farsi mancare niente. Che
poi per dovere di cronaca i panini al lampredotto son stati ben due, causa
riprese televisive per la mondovisione ;-).
Fortuna che avevo parcheggiato la
macchina non esattamente dietro l’angolo, ma pur sempre nella provincia di
Verona, il che mi ha permesso di fare due passi, benché le mie due compagne di viaggio Claudia e Francesca, dall’innato
spirito atletico, quasi olimpionico han lamentato una mezza Verona City
Marathon.
Mentre la wine and spirits
marathon dentro la fiera non pare averle stancate più di tanto..
Conclusione di serata a San
Bonifacio, ai Tigli, con le pizze gourmet di Simone Padoan. Sul tavolo solo
acqua naturale e frizzante rigorosamente a temperatura ambiente, che l’acqua
fredda fa male allo stomaco.
Sabry noi siamo andato da saporè...poi mi racconti delle pizze!
RispondiEliminaChe bel Vinitaly quest'anno....
RispondiEliminaTi sei dimenticata di citare il caffè con il sale!!!
RispondiEliminaTi sei dimenticata dell'aperitivo con i vini di Orvieto e le specialità dello chef Paolo Trippini! In compenso martedì abbiamo fatto la dieta...solo qualche tarallo e due chicchi di Moscato!
RispondiEliminaCiao!!!si vede dal tuo racconto che avete degustato con piacere...il prossimo anno chiederò suggerimenti!!!
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