Il cliente che prenota e non si
presenta mi manda in bestia.. mi si intasa la vena.
In quest’ultimo mese è accaduto un numero indefinito di
volte.
E maggio è iniziato bene con una
tripletta già nella prima settimana.
In genere prenotano per 2, un paio di volte hanno
riservato un tavolo per quattro: fissano per le 14 oppure la sera per le nove,
nove e trenta. Aspetta e spera.
La prima mezzora di ritardo è di
comporto, è regolare sforare l’orario, vuoi perché stiamo sperduti in campagna,
vuoi perché almeno quando si va al ristorante per fortuna ce la possiamo
prendere comoda. E passano i primi 30 minuti, poi ne passano altri 30 ad
aspettare chi non verrà mai. E intanto i fornelli, le friggitrici, i bollitori,
la griglia vanno a manetta per il gusto di contribuire al riscaldamento
globale.
La tecnica del prenotare a orari come le due di pomeriggio o le 9 e
mezzo di sera è subdola: oltre all’inutile spreco di energia nel tenere le
attrezzature in funzione ben oltre il tempo necessario al servizio, alle 10 di
sera quassù in campagna non passa più nessuno: impossibile rimpiazzare con
altri clienti.
Oltre al danno e la beffa..
LA VOCE DEL RISTORATORE (nel
retrobottega): si tinge di toni ben più coloriti, contro chi non c’ha nulla di
meglio da fare che rompere le scatole a chi si sta facendo un mazzo tanto..
ti parrà, forse, strano
RispondiEliminama neanche il numero verde gli fa ritornar l'educazione . . .
http://unamelalgiorno.wordpress.com/2009/12/05/cup-disdire-la-prenotazione-e-facile/
A volte succede anche il contrario..... consolati.
RispondiEliminaUno prenota, arriva all'ora giusta ed il tavolo non
è libero! Se leggi su Tripadvisor sembra che succeda
abbastanza spesso, in certi ristoranti.....
Ciao.