Non è un pollo al curry sotto mentite spoglie, sebbene
qualche dubbio ci fosse venuto..
Nel menu di questa trattoria in terra di gallo nero su
sfondo oro, viene a singolar tenzone sto gallo indiano. In realtà scoprimmo
essere un tacchino cotto con le spezie del panforte e il vino rosso. Esotismo e
ironia, equilibrio e gusto. Un gallo tacchinato da donna cannella e noce
moscata, sotto lo sguardo vigile e misurato di pepe e chiodo di garofano.
Nell’ombra fa capolino anche zenzero, timido e fresco. Dolcezza e amaricante
danzano un Kathakali che ha più il ritmo di un Trescone toscanaccio e giocoso.
Sarà colpa del Colli Senesi che in cottura accompagna sto gallo o tacco che
sia. Tutto questo e molto di più nel dopo Palio dell’Assunta da Bagoga alla
Grotta di Santa Caterina.
A me mi pare un tacchino ben riuscito in un dopo Palio dai prepotenti colori affettivi tinti di mare, tamburi, bandiere e vino a damigiane.... per un bre consapevole.
RispondiEliminacavalli, contrade, colori e belle persone accanto a me han reso quel tacchino insuperabile. Grazie Andrea
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