mercoledì 21 agosto 2013

LUNEDI' MARITTIMO

Con il pretesto di un ristorante che avevo voglia di visitare da tempo, mi son concessa un giorno di mare. Volendo tirarmi a lucido per la sera ho scelto l’opzione stabilimento balneare all inclusive, per poter usufruire della doccia calda e la cabina. Ho optato per il Bagno Onda che si aggiudica il premio esclusività del nome, benché gli adiacenti Bagno Corallo e Bagno Stella Marina non siano da meno per originalità.
Ombrelloni fitti, quasi impenetrabili sotto i quali insistono famiglie dalla prole numerosa (in barba all’Italia paese di vecchi secondo i dati ISTAT). Una novità per me che il lunedì su spiaggia libera di solito incontro solo camerieri e parrucchieri. Ma questa è la settimana di ferragosto, tutta un’altra storia.
Dopo un paio di ore di sdraio in cui ho nell’ordine praticato le seguenti attività: lettura-settimana enigmistica-crema, lettura-settimana enigmistica-crema mi comincia la smania da ipoattività, scatta l’allarme “attività motoria insufficiente”: occorre rendersi operosi subito. Con gli occhi e con gli orecchi. E osservo un continuo andirivieni dall’ombrellone al bar, prima per il succo di frutta, poi per il gelato, poi ancora per la schiacciatina dopo il bagno. È un continuo lavorìo di mascella, bocche che interrompono ogni tanto la masticazione per scambiare qualche parola col vicino di ombrellone. E il cibo continua a essere l’argomento principe: si organizza la grigliata per la sera, si ragiona di pesti indigesti post pranzo, si narra di bistecche elefantiache e di sagre dello yeti nel paesino di Sperduto Marittimo (e qui il ristoratore all’ascolto inizia ad irritarsi; le sagre si sa sono una questione bruciante). Sicuramente il fatto che il campionato di calcio sia in pausa estiva limita di fatto, fortemente gli argomenti di conversazione. Qualcuno parla di telefonini ma non cattura l’attenzione del mio occhio/orecchio da grandefratello.
Mi si delinea uno spaccato d’Italia un po’ in sovrappeso, col girovita maschile esploso e bambini rotondetti con le tettine penzolanti già prima dei dieci anni, capaci, stando all’osservazione, di tuffarsi solo a bomba.

In mezzo a loro, in quarta posizione fila centrale c’è pure una ristoratrice stordita dal sole, che si è sparata 150 km e un’intera giornata di spiaggia attrezzata per poter cenare nel tal ristorante. E la stessa non si tuffa neanche a bomba.

1 commento:

  1. Ciao Sabrina,
    dicci qualcosa sul ristorante.......

    Patrizio

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