La notizia è della settimana scorsa, quella relativa a due
noti ristoranti parigini très chic la cui politica è quella di mettere in
mostra vicino alle vetrine i clienti belli, e di relegare a angoli appartati e
poco in vista i clienti brutti.
Così riferiscono alcuni camerieri impiegati nei locali
stessi.
Al di là delle questioni logistiche del tipo come fai a
sapere se il cliente che prenota è bello o brutto se non lo conosci, c’è la
spinosa questione etica: che stabilisce chi sia bello o brutto, e in base a
quali canoni?
Secondo il racconto di una delle cameriere il proprietario
si esprimeva con espressioni del tipo: “che ci fa quel ciccione in mezzo al
ristorante, mi fa scappare tutti i clienti”.
Pertanto anche al ristorante si applicano i canoni estetici
medi televisivi ovvero visi stirati e abbrustoliti da solarium ad alta
pressione, donne dalla magrezza più emaciata che fashion, tutte spigoli più
morti che vivi, la cui unica morbidezza sta nelle labbra al silicone: ma che roba
mangiano persone così? È un’insalata scondita che il ristoratore vuole vendere?
Ai fini pubblicitari non sarebbero più efficaci donne botero che in vetrina si
scofanano due fette di patè de campagne con pane e burro bretone?
Questa è la celebrazione di un tipo di marketing in cui la
pubblicità al locale non la fa il cibo, ma il cliente, non con il tanto
agognato passaparola ma con il passa di qui, guarda quanto sono bello in
vetrina e fermati. Logica chiaramente
inapplicabile per quei locali le cui sale si affacciano su corti interne e
quant’altro. Se fossi il gestore di una delle buche fiorentine potrei
suicidarmi..
I clienti diventano ignari attori protagonisti di una
pubblicità occulta (ma neanche tanto occulta), che recitano in pubblico pezzi
di vita vera e privata, condividono momenti intimi come lo stare a tavola e
mangiare, in vetrine palcoscenico di indigeribili realityrestaurant.
Della seria cosa non si farebbe per metter su due coperti in
più..
E io non posso fare a meno di pensare che al ristorante non
tutto fa brodo, ma molto fa Broadway
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