domenica 4 maggio 2014

ALTA CUCINA

Abbiamo optato per questo ristorantone perché ne abbiamo letto un gran bene (io) e perché lo chef sta sempre in tv (lei), e si è presa la fissa di vederlo in carne e ossa. Insomma ci siamo trovate d'accordo, ognuna per i motivi suoi.
Purtroppo lo chef non c'è..del resto se sta sempre in tv.. Peccato per la foto mancata, che l'Aurora avrebbe pubblicato per giorni sui social, ma io sono qui per mangiare e per questo non mi preoccupo. Mica siamo in una trattoria, tipo quella sull'ebbro colle, in cui se manca il cuoco si chiude, perché è proprio il cuoco colui che cucina. Questo è un altro mondo, quello in cui dello chef illuminato mangi l'idea, non il piatto finito. Cosa che a me va bene lo stesso, era solo per dire.
Ci metto un po' a decidere cosa prendere, poi alla fine scelgo e mi tuffo nella carta dei vini che pesa come un mattone. Se dovessi leggerla tutta, qui si fa anche merenda. Per cui vado dritta alla ricerca di un vino possibilmente buono e che costi meno dell'intero pasto. Sensibilmente meno. Scorro la Francia più veloce che in TGV e salto il resto del mondo che purtroppo non conosco gran che. Poi, dato che alla fine in Italia rimangono un paio di regioni, forse tre, dove si è quasi certi di pescare bene a prezzo ragionevole (vai col totovino), alla fine la consultazione della carta si rivela più veloce del previsto.
L'Aurora è ancora alle prese con il menu.
“ma quanto ci metti a scegliere? Il cameriere sta puntando dritto verso di noi!” sussurro
“questa mania di elencare tutti gli ingredienti..”
“cosa c'è che non va?”
“se per ogni piatto ci sono elencati come minimo 10 ingredienti, aumentano le probabilità che ci sia almeno un ingrediente che non mi piace e che quindi mi porta a scartarlo, il piatto”
in realtà io penso l'esatto contrario, però il punto di vista dell'Aurora è ragionevole.
Alla fine opta per il rombo, perché in mezzo a tutti quegli ingredienti le ricorda qualcosa di familiare. Chissà, forse un pesce a forma di quadrilatero dai lati congruenti..
“ma scusa prima ti scrivono rombo, poi che annega in un guazzetto di acqua di mare delle Fiji, coperto con fette di durian pietrificato, aria di cappero delle Falkland e polvere di macaco mummificato..alla fine manco so più cosa ho scelto”
“e parla piano!!” grido stizzita
“poi mi sono detta: vai prendine uno di questi pesci, tanto quando te lo serviranno camuffato, destrutturato, nascosto in quel bosco di ingredienti, non sarai in grado di riconoscere, per lo meno alla vista, se si tratta di un rombo o di un nasello, per cui..”
“dai l'acqua delle Fiji è trasparente forse lo distinguiamo uno squalo da un'acciuga!”, rido, ma l'Aurora ha di nuovo centrato il punto.
"io trovo bello scoprire un cibo in una forma diversa, alla quale non avrei mai pensato, neanche nei sogni, combinato con ingredienti che spesso non ho mai assaggiato prima"
"questo è vero, diciamo che manca quella sensazione confortante che si prova nel vedere che so, una zuppa  o un qualcosa di familiare e che ti fa pensare: ah eccolo! e col mio contratto cocopro è impossibile familiarizzare con la millefoglie di rombo o con le finte meatballs".
In Verdicchio veritas..avevo scelto le Marche belle. 

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