domenica 28 settembre 2014

IL VOUVRAY E' PER ME

-sei andata al bar a trovarlo?
-non è un bar..
-d'accordo all'enoteca-ribatto
-si, e mi ha dato da mangiare e da bere gratis!!
-però che generoso..-commenta ironica la Marta
-e mi ha pure baciata, lì davanti a tutti, ci credete?- prosegue l'Aurora con gli occhi che le brillano
-che lui ti dà delle belle sparecchiate, ormai lo sanno anche in Svizzera- è il mio commento decisamente sboccato
-sbaglio o era più di una settimana che non si faceva sentire?- si intromette la Marta
-mi ha detto che è stato molto occupato, poverino, mi sembrava sincero-
-certo, sincero come Clinton nel dire alla nazione "non ho fatto sesso con quella donna"-sbotto, mentre la Marta scoppia a ridere.
-senti, ma dimmi piuttosto, cosa ti ha dato da bere, solo da lì si può capire se ti prende per il culo o fa sul serio
L'Aurora ci mette un po' a rispondere, deve resettare il cervello e ricordare un vino che ha bevuto due giorni prima. Roba da guinness. Poi attacca:
-prima mi ha dato un vino che mi sembra si chiamasse Bianco o aveva nel nome una parola simile
-tipo un chianti bianco o forse vino da uve con mal bianco? La Marta è pure seria mentre spara queste minchiate
-ma non so, mi confondi con tutti questi nomi- fa l'Aurora perplessa -e poi mi ha versato un vuvré- aggiunge pavoneggiandosi
-un Vouvray?! -esclamo- accidenti originale il ragazzo! Chenin blanc, mica da tutti. Secco o muffato?
-in che senso? non mi pareva un vino vecchio, cioè lui mi ha spiegato che questi vini possono essere longevi, però la muffa non mi sembrava ci fosse o non so
-si d'accordo, eri già bella imbenzinata col vino e col neurone attivo solo dal bacino in giù..
Mi mostra la foto: si tratta di Domaine du Clos Naudin Sec, se non sbaglio (foto sfocata dall'ormone impazzito). Ho sentito parlare di questo vino, produzione biodinamica, roba interessante insomma.
-Aurora a quest'uomo gli garbi! -sentenzio in fiorentino puro.
Abbiamo fissato per martedì all'enoteca: lei appuntamento con l'astut..oste io col Vouvray.

giovedì 25 settembre 2014

VERDICCHIO PER GIOVE!

-scusa, ma quando dovrebbe passare?
-è già in transito nel leone da due mesi
-mhm sarà..magari è bloccato nel traffico del casello di Firenze Sud. E se invece fosse già passato e non me sono accorta?- lo dico seriamente preoccupata
-Sabri dai retta a me, non ti preoccupare, Giove è un pianeta lento
-Dare retta a te? l'ultima volta che ho dato retta a un dottore c'erano ancora le 5 lire..
-stronza
(..)
Il dottore mi spiega che in realtà Giove non è né lento né veloce, per questo è un pianeta border line, (il che spiega il passaggio e la sosta nel mio segno). Dice che è un pianeta benefico, il che si traduce in quanto donna in due sole possibilità di beneficio: o rimorchiare o dimagrire.
Per far dimagrire un ristoratore ci vuole Giove e tutto il resto del sistema solare, isole comprese per cui ciao. Sul rimorchiare stendiamo un velo pietoso.
-Giove è un pianeta fallito- insisto
-anche spazzare via il male può essere vista come un'azione benefica non trovi?
-tipo spazzare via uomini bradicefali che dopo anni di frequentazione a malapena riescono ad associare il mio nome ad un numero di telefono e a non attaccare le caccole al sedile della macchina?
-caspita il tuo è un caso davvero grave- commenta in tono serioso,- questo tuttavia si può spiegare col fatto che Giove è più che altro un pianeta amplificatore: potenzia le situazioni in cui ti trovi. Ecco si, è proprio così- commenta soddisfatto della sua interpretazione
-già, perciò se stai nella merda, te lo amplifica in dolby surround- concludo secca
Il dottore si alza di scatto e sparisce. Ma dove cavolo sta andando invece di aiutarmi?
Ritorna e poggia sulla fratina di legno una magnum di Verdicchio di Matelica Colle Stefano 2010.
-Omaggio del pianeta grande!
Anche Giove ha capito che sono allo stadio terminale del confortatemi con le magnum*..


Verdicchio bello come un giorno di sole, pieno e potente che a momenti mi vengono i lucciconi. Quando le cose vanno storte si diventa inesorabilmente più ricettivi e più sensibili, anche nei confronti di un bicchiere di vino. E mi è parso così buono che ancora ne conservo il ricordo del sapore.
E  tutte le volte che ci penso mi sento già un po' meglio.
Credo che dovrei spianargli la strada a questo Giove..

*ispirato a Confortatemi con le mele. Nuove avventure a tavola di Ruth Reichl, ed. Ponte alle Grazie

lunedì 15 settembre 2014

DOMENICA DI SETTEMBRE

Nel campo di olivi leggermente in pendenza la tavola è imbandita. C'è il buon vecchio crostino coi fegatini, ci sono i fichi verdini avvolti da uno scialle di salame, il pecorino burroso delle crete senesi e il vassoio ancora vuoto che attende la rosticciana e le salsicce da cuocere sull'altare della brace. Pane sciocco e una pentola di fagioli zolfini lessati con aglio e salvia, da condire con l'olio buono del Campino del Paiolo
Il cane gironzola tra gli alberi con la sua palla in bocca, poi si acquatta all'ombra del tavolo. Aspetta paziente  che cada qualcosa, sebbene le bocche agguerrite del dottore, di Gino e della miss BB non facciano ben sperare.
Il quadretto bucolico è a tratti interrotto dall'eterna lotta coi tafani, bestie immonde e di rara utilità, cui oggi si aggiungono eserciti di formiche ricciaculo, quelle col capo rosso che arricciano il didietro e mordono fetenti braccia e polpacci.
Arriva l'eco di qualche moccolo sussurrato contro la brace d'olivo ammollata dai temporali di questi giorni, che stenta a partire. Ci vorrà tutta la pazienza d'un poeta chiantigiano e tutto il grasso colante delle salsicce per animare quei carboni stentati.
Si leva nell'aria un fumo denso intriso di grasso di maiale e essenze d'olivo, che richiama l'attenzione di un gruppetto di turisti in visita al paese. Da dietro il muretto a secco rubano scatti di vita agreste che gli varranno più d'ogni souvenir del bel paese.
Se solo potessero immaginare quanto è buono il canaiolo di Gianluca dalla forte speziatura quasi piccante, con una bella fetta di pan pepato.

venerdì 12 settembre 2014

NON SOLO ACQUACOTTA

Curly è un personaggione di spicco in quel sottobosco urbano popolato di bocche goderecce e insaziabili. E' buffo e mi fa ridere, molte volte non lo capisco nei suoi ragionamenti, ma in sostanza gli voglio bene. Ogni tre per due gli viene in mente un'idea nuova, per la maggiore si tratta di idee strampalate, ma le enuncia con tale convinzione che mi viene da ascoltarlo anche senza capirlo.
In cucina però va lasciato stare. 
Così stasera sei libera, ma guarda.. - me lo dice con chiara espressione di presa per i fondelli - niente giretti tuoi? a settembre sei in riposo biologico?-
ride
-zzo ridi? - gli dico un po stizzita. -Fammi assaggiare quell'acquacotta e poi tu ridi meno. Dove l'hai presa la ricetta?
-on line 
-su quel sito color Crocus?
-no su quello mai, perché ogni 30 secondi parte una musichina o un annuncio, e io che di solito c'ho trenta pagine aperte sul computer, non la ritrovo nemmeno la finestra, e mi tocca sentire tutta la pappardella "oggi prepariamo insieme .."
-ma non ti conviene aprire un ricettario?
-c'è tutto on line icchè vo a comprare un libro di ricette?
-io non guardo mai la rete per le ricette. C'ho i miei profeti e leggo quelli. Tu apriresti internet per consultare un versetto della Bibbia?
-sei indietro bellina..
-mi stai descrivendo come una casalinga in pantofole e grembiule?
-ahaha! -ride- si, ma conoscendoti indosseresti solo quelli, ahaha!!!- e continua a ridere
-ehi Curly lo pensi davvero?
-no, ma suonava bene mentre lo dicevo
-ahahah- rido anche io figurandomi in quei panni, anzi senza!
L'acquacotta è buona, solo un po debole di sale. C'è tutto il profumo della cipolla, del sedano e del basilico, ed è legata al punto giusto dal pomodoro maturo. Non è per niente lente o acquosa, bravo Curly. Ci metto a diacere due fette di pane abbrustolito ma senza l'uovo sopra. Ha ragione Curly: a settembre c'è il riposo d'ogni appetito. Occorre completare con una generosa macinata di pepe.