Il primo dell’anno scorre quasi lento nonostante la guerriglia per placare bocche di anziani
dalla fame atavica. A fine servizio il pranzo del Capodanno alle cinque del
pomeriggio, con i collaboratori e rispettive famiglie. Mastico e già mi
pregusto il divano.
Il telefonino si illumina, messaggino dalla Marta: danno
in TV Harry ti presento Sally, posso venire
a vederlo da te?
E’ uno dei nostri film preferiti: ancora ridiamo alle
battute e ancora piangiamo su certe scene.
Si dai! Ma vieni cenata perché io sono in fermo biologico.
Il principe consorte accoglie la notizia della visita della
Marta con un sorriso illuminato: “io non reggo più di 15 minuti con te e le tue
amiche..” e con questa scusa se la svigna a vedere la finalissima del torneo di
biliardo giù in paese. Io mi sogno almeno tre finalissime alla settimana, poi
penso che sono un po’ stronza poi la scampanellata della Marta mi distoglie da
pensieri al limite della legalità.
Mi tocca subito il racconto dei suoi bagordi della notte,
mentre io non faccio cenno al mio 31 passato facendo la runner con grembiule e
cuffietta per far si che a mezzanotte tutti avessero lo spumante per brindare.
A ciascuno il suo. A lei pure il ballo sul bordo di una fioriera, non ho
indagato oltre, tanto sono certa che i particolari non se li ricorda.
“Sabri ci facciamo un orzo?”
In quindici anni di amicizia non mi ha mai chiesto un orzo.
Credo che ieri sera abbia davvero esagerato. L’orzo è il punto di non ritorno.
Comunque ne sono sprovvista e ripieghiamo su un bancha.
In tv passano le pubblicità che precedono l’inizio del film.
I panettoni, le auto, il detersivo imbattibile e Simone Rugiati che promuove
l’ultimo prodotto d’una nota marca di formaggi e latticini: una ricotta molto
cremosa ottima per la cheesecake.
Entriamo in loop: la cheesecake o il cheesecake? Questi
son dubbi seri, mica discorsi. Io sto con l’articolo il e anche la Marta, ma
non osiamo mettere in discussione l’autorevolezza di Rugiati, ci mancherebbe!
“La cheesecake è ridicola! Chiedigli se prepara il plumcake o la plumcake?”
Rido perché in fondo la trovo un’affermazione ragionevole..
Alla fine se in lingua originale ci va l’IT, in barba a ogni
genere, fantasca se é il dolce o la torta al formaggio. Fine del loop.
Svacchiamoci sul divano.
Si sistema la copertina di pile sulle gambe, “Sabri profumi di fritto”.
oh no! L’eterna lotta del ristoratore con gli odori della
cucina che ti penetrano fin sotto la pelle
Si avvicina, mi poggia la testa sulla spalla e mi annusa
ancora: “carciofo fritto”. E alza il volume del televisore
Incasso, pure il carciofo. Scivolo più giù sul cuscino, le tiro la coperta e
mi ci copro i piedi.
“Carciofo solo infarinato o in pastella? E soprattutto con l’uovo
o senza? SSShh zitta che inizia il film!”
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