Essenziale da vocabolario Treccani: quella cosa di cui non
si può fare a meno.
Essenziale da dizionario Garzanti: ciò che costituisce
l’essenza di una cosa, la sostanza.
Essenziale secondo me: se ci vai a cena o per il brunch
della domenica accertati che ci sia Simone Cipriani.
Perché essenzialmente si possono fare due scelte: rifarsi
solo la bocca con la ribollita a gnudo,
oppure rifarsi la bocca e anche gli occhi se è lo chef che te la serve da dietro
il bancone. E io vi consiglio caldamente la seconda, tanto costa uguale.
ribollita a gnudo con mano di chef
E
siccome è anche molto essenziale prenotare con buon anticipo, quando chiamate
non dimenticate mai la seguente domanda: “lo chef c’è?” Cui seguirà: “bene mi
riservi i posti al bancone”. Perché sedere al bancone è il modo migliore per conoscersi: il menù di 3 portate a 35€.
C’è più gusto a assaporarlo a pochi metri dal Cipriani.
Appollaiata sullo sgabello vista chef mi gusto la carabaccia
che giace sotto un giardino di cavolo nero, chips di topinambour e foglie di
cavolo rosso crude. E faccio le mie millemila foto allo chef che lavora. E
penso che deve essere una bella seccatura essere lo chef più figo di Firenze e
provincia, una vera rogna, mentre tutti ti cercano difetti e fotografano più te
che i tuoi piatti.
Simone Cipriani a distanze diverse :-D
Se oltre che bello lo chef in questione ha pure la sfiga di
essere bravo potrebbe risultare un tantino antipatico ai più. Anzi è roba da
rimanere sulle palle anche al padre eterno. E invece viene fuori che lo chef è pure
spiritoso e divertente e a quel punto dico vabbé la natura è ingiusta, non mi
resta che abbracciare il pinguino Gianni,
mascotte del ristorante e chiedere un topinambur
tiramisù doppio.
A questo punto potrebbe essere essenziale che chef Cipriani
se la rida di gusto a leggere queste mie considerazioni “di pancia”,
altrimenti potrebbe essere vitale per me
non incontrarlo in giro per un po’!!
E mentre aspetto il mio piccione
alla brace mi apparecchio, prendendo le posate dal cassetto sotto il
tavolo, perché all’Essenziale è fondamentale stare al gioco: compresi i giochi
di parole.
Pappioca per
esempio, è una sorta di pappa al pomodoro con tapioca e wasabi. Che dire, la
leggi in carta e vuoi non ordinarla con un nome così? E visto che siamo a
giocare con le parole mi scappa anche una Battuta,
tartare di manzo marinata nel lampone,
servita con cavolo rosso; dentro c’è, ma non si vede, un tuorlo d’uovo marinato a bassa temperatura:
l’essenziale è invisibile agli occhi.
Carabaccia, Battuta, Pappioca
Tutto il resto invece si vede bene e non si fatica a trovare
il cibo nel piatto. La cucina essenziale non è affatto stitica, al contrario è
generosa nei sapori e nelle quantità, per cui se avete prenotato per cena, non
dico che sia essenziale saltare il pranzo, ma è fortemente raccomandato.
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