mercoledì 14 marzo 2012

APPUNTI DA TERRE DI TOSCANA

Alcune note sul lunedì trascorso a Terre di Toscana 2012..
1. quelli che il Pinot Nero: ci sono quasi tutti i produttori del Pinot nero dell’Appennino Toscano,    e l’occasione ghiotta non mi sfugge.
Folgorante l’incontro con Podere Fortuna: parlano francese questi vini, tanto che mi chiedo se San Piero a Sieve sia un comune della Côte de Nuits o del Mugello..
Sempre gradevole Il Rio 2009, e poi quando dietro ci sono delle persone belle e veraci come Paolo e Manuela, i vini mi sembrano ancora più buoni.
Interessanti il frutto e le erbe aromatiche del Pinot nero di Concori; Casteldelpiano mi ha colpita più per il Vermentino nero 2009, tutto pepe non solo nel nome, che per il Melampo 2009, un tantino scontroso nei tannini. Discreto il Pinot 2009 de Il Lago, peccato che in questo caso si applichi la formula (tipologia di coppiere) di cui al punto 4. Il Pinot di Macea lo vorrei riassaggiare in pace, senza gli urti di chi spingeva per raggiungere Mastrojanni.
2.      quelli che: accidenti però!! Montecucco rosso. Salustri: APPLAUSI! Ma perché non ti ho incontrato prima? Colle Massari buono il Rigoleto 2009 e molto buono il rosso riserva 2008.
3.      quelli che ohi ohi: Tenute di Ghizzano. Il Veneroso ha note ematiche esageratamente spinte, e il dubbio è se sto bevendo o se mi sto facendo una trasfusione. Già mi vedo allo specchio coi denti da vampiro.. necessito di un po’ d’acqua. Passo al Nambrot, ma quel saporaccio di sangue non mi è ancora passato. Peccato, magari era buono..
4.      quelli che ho saltato: ho scansato alcune aziende che pure valevano la sosta, per questioni di pura antipatia coi coppieri: tirati a superlucido dai capelli fino alla punta dei mocassini, mi mettono terribilmente a soggezione. A vederli così agghindati mi fan pensare che scendano in campo (ops in vigna) solo per farsi fotografare. Mi sono stufata di quelli che il vino fa tanto FICO quando  il frutto è in realtà l’uva
5.      quelli che valgono la visita intera: Stefano Amerighi. Avrei sostato per ore ad ascoltarlo, sebbene le sue mani, col palmo viola, colore dell’uva, già parlassero per lui.. e sempre al tuo fianco là, che syrah syrah..
6.      quelli che mi sono persa: nel vortice di grandi nomi e con lieve ebbrezza montante mi sono scordata di assaggiare Tenuta di Valgiano, accidenti a me, me lo ero pure segnato!
Stessa sorte per Argentiera. In realtà dopo aver sostato a lungo ne I Luoghi, assieme a Podere Ritorti 2008 e a Campo al Fico 2008, ho preferito chiudere così, in bellezza, la mia sorseggiata bolgherese. Non me ne pento.

2 commenti:

  1. N.4 come direbbe mio cugino...scarpe strette in punta...
    http://andreapagliantini.simplicissimus.it/?s=scarpe+strette+in+punta

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  2. @ stefania: ritratto perfetto. è esattamente quello che volevo dire.

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