Gli amici di cui qui programmano una nuova incursione sull’ebbro colle di Doccia; ognuno reca una bottiglia.
La tecnologia viene in loro aiuto: se prima bastava una telefonata per fissare una cena, ora ai tempi di facebook ci possono volere giorni e giorni di messaggi. Poco male, ho pagine di materiale da condividere..
Pare che ai soliti 12 membri, i senior della Doccia, se ne siano aggiunti 3. Siamo a quota 15 e si insinua il dubbio che una bottiglia non sia sufficiente a finire il giro dei bicchieri. Dilaga il terrore di dover salire con una magnum a cranio.
Mister P che doveva presentarsi con un “marzeminchio metodo ancestrale bio-inquinato-demi-sec classico riserva, quadruplice fermentazione in pentola a pressione, tappo in cashmere..”, afferma che anche le magnum scadute saranno ben accette, mentre c’è chi ha già caricato una damigiana nel bagagliaio e chi si presenterà munito di docciaschiuma formato famiglia (aroma cabernet), e salirà a Doccia direttamente in accappatoio e ciabatte. C’è anche chi propone di fare a turni per bere. Il pragmatismo del Sig I alla fine ha la meglio: “ognuno porti la sua bottiglia.. e se la beva”
All’appuntamento di settembre sarà presente pure un superospite, altrimenti detto il supermembro e le femmine fanno a gara ad accaparrarsi i posti a sedere accanto all’ homme sauvage.
Il solito signor I disinteressato: “propongo di assegnare i posti più ambiti accanto al superospite a coloro che si presenteranno con un premier cru borgognone..”
Mister P incalza: “se mettiamo all’asta anche il dopocena, quante bottiglie potremmo rimediare?”
Sig I: “per aggiudicarsi il dopocena si parte come minimo da una verticale di RConti” (solo quello con l’accento sulla i, ovviamente).
Io cucino e siccome vale la regola che chi spadella non porta il vino, ho già capito che mi siederò a chilometri dal superospite. Riguardo al dopocena, io purtroppo non sono mai al meglio passate le dieci p.m. causa sbadigli e palpebre gonfie e poi tra Romanée e qualunque superospite scelgo il primo per tutta la vita.
Tra le leader storiche del gruppo della Doccia, c’è Lei, Lady PH, pH acido da rosso al tornasole. La veneriamo e la temiamo. Ha minacciato di non parlare durante la cena, cosa che farebbe calare l’inesorabile silenzio.. l’apocalisse. Mister P. ci rincuora: “mantenete la calma, al secondo bicchiere Lady PH parte a razzo, delicata e neutra come l’acido solforico” .
“O gesùtraminer!” ha esclamato il Sig I. “per bilanciare l’acidità bisogna aumentarle l’alcool..”
Ancora?
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