mercoledì 4 settembre 2013

TEMPO DI POMODORI

Venti piante di pomodoro tra insalatari, costoluti, rossi a grappolo e ciliegini fruttano una cassetta colma di pomodori al giorno. Che raccolgo con diligenza ogni mattina, così mantengo anche l’abbronzatura del décolleté.
Per smaltirne una tale quantità al ristorante bisogna ingegnarsi: vai col gazpacho, con la gelatina di pomodoro vai pure con qualche pomodoro ripieno al forno. E poi ovviamente pane e pomodoro che in versione ricetta immorale resta tra le mie preferite:
“È indispensabile che tutti gli esseri e tutti i popoli saggi della terra capiscano che pane e pomodoro sono un passaggio fondamentale dell’alimentazione umana..(..). non fate la guerra ma pane e pomodoro (..). ovunque e sempre. Pane. Pomodoro. Olio. Sale. E dopo l’amore pane e pomodoro e un po’ di salame*”.
Io la mattina di solito faccio la corsetta per cui niente salame, ma pane pomodoro e al massimo un paio di mozzarelline fior di latte..e giù a stropicciare il costoluto, il mio preferito sulla fetta di pane. Ci aggiungo pure una macinata di pepe nero, così mi posso vantare di renderlo più immorale di quello pensato da Montalban. Son soddisfazioni queste!
Ho pure fatto i pomodorini confit e le bruschette al pomodoro, quelle tanto richieste dagli stranieri, quanto insulse per me. Ma la conserva di pomodoro no. Quella è bandita, al pari delle confetture di frutta, la giardiniera, i sottoli e così via.
-scusi lei ha un locale per l’imbottigliamento nel suo ristorante?
-no, ma ho una cucina pulita e ben attrezzata, conosco i tempi e le temperatura per una corretta sterilizzazione e ..
Poco importa di ciò al legislatore pedante, la tossina del Clostridium botulinum è in agguato. La pratica comune a cui tutti si dedicano in estate, vale a dire mettere in barattolo e trasformare in confettura qualunque cosa, diventa pratica proibita al ristorante.

Io son campata per anni con la conserva della nonna dell’anno prima e con le confetture di addirittura due o tre anni e in famiglia non è mai morto nessuno, neanche un caso di intossicazione, nemmeno una corsa al gabinetto causa barattolo avariato. Ma il regolamento d’igiene in materia di alimenti e bevande è categorico: niente conserve fai da te. Pertanto le susine dell’albero del giardino sono ormai gestite in tutta autonomia da un capriolo ingordo, le albicocche son state devolute in beneficenza alla vicina, mentre per i pomodori la gara è ancora aperta. Quel che è certo è che tra qualche settimana per i miei amati clienti solo salsa al pomodoro preparata quotidianamente con i pelati in commercio. 

*Ricette Immorali, Manuel Vazquez Montalban

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