Ci fu una grande battaglia di idee e alla fine non ci furono né vincitori né vinti, e neppure idee*.
Per me, preparare il pranzo della domenica a casa è un evento eccezionale.
Capita si e no una volta all'anno, alcuni anni neanche quella volta.
Dipende da quanto durano le ferie. Perché di solito la domenica il pranzo lo
preparo per una cinquantina di persone al ristorante. L'idea di farlo a
casa in quella domenica d'estate mi mette in ginocchio. Cosa preparo?
Chiedo aiuto alla mamma che è sempre la mamma e per di più è cuoca.
In questo modo mi dipingo come la figlia d'arte stalentata, in realtà sono solo una diversamente interprete della cucina. Tradotto: una spina nel fianco per due osti della tradizione pura e dura, come i miei genitori.
Io
son quella del togliere o del "mettine meno", mia madre è quella
dell'aggiungere: -metti ancora un po' di sale, e vai giù con l'olio,
aggiungi un pezzo di burro, e dai macinalo codesto pepe!- e ancora
-senza parmigiano d'icchè sa?-
E' tutto un gioco di equilibri e battibecchi:
-ma io voglio sentire il sapore della zucchina!
-ma la zucchina un sa di niente
-io lo voglio rosa quel fegato
e lei: -cuocili bene quei fegatini sennò sanno troppo di fegato-
Sulla
cipolla soffritta poi non c'è punto di incontro: al burro ci aggiungo
sempre dell'acqua affinchè appassisca ma non frigga, altrimenti mi torna
a gola
E lei sbuffa inorridita. -codesta cipolla non è soffritta, glié lessa
e così via su almeno altri duecentocinquanta ingredienti e preparazioni.
e naturalmente anche sul menu di questo benedetto pranzo domenicale.
-Se
deve essere un pranzo della domenica devi partire dall'antipasto fino
al dolce- afferma categorica. Dopo lunghe trattative riesco a spuntare due portate
più il dolce. La frutta non si può assurgere al ruolo di dessert, su
questo siamo d'accordo entrambe.
Sulla pasta non ho modo di
trattare: -la pasta ci deve essere, sennò i' desinare risulta monco!-
sostiene imperterrita. Cedo subito, perchè tirare la pasta mi piace, mi
dà soddisfazione come fare il pane. Opto per una pasta di acqua e semola con salsa
al pomodoro (è estate, mi pare calzante). Lei subito mi stronca:
-sieee, tu inviti la gente per fargli la pasta al pomodoro? sta' bona
vai..- assolutamente da preferire delle tagliatelle al ragù o meglio
ancora dei ravioli
Carne: niente bocconcini o spezzatini, -la carne ci vuole a pezzo intero, deve essere un piatto importante-, commenta. Ciao ciao pollo al curry..(peccato, ho un curry che resuscita i morti, portato del lavapiatti indiano al ritorno dalla visita alla famiglia).
Insomma brancolo nel buio e ancora non s'è parlato del dolce.
*Stefano Benni, Elianto
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