giovedì 11 dicembre 2014

CLIENTI PARTICOLARI

Domenica ora pranzo. Il ristorante è pieno: bambini che schiamazzano, la nonnina che compie 90 anni, i signori in passeggiata col cane. Poi c'è Lui. Quel cliente che può renderti storta la giornata ancor prima che inizi il servizio.
"Senta ma ce l'avete il vino buono qui?" esordisce con fare vagamente altezzoso mentre mi avvicino al tavolo per lasciare i menu.
Bè dipende se lei sa riconoscerlo buono oppure no. 
Questo è quello che avrei voluto rispondergli, e invece mi esce un molto più composto: "abbiamo un Chianti Rufina semplice, dodici gradi e mezzo e bla bla..tuttavia se prima vuol dare un'occhiata alla carta dei vini.."
Prende la carta e la sfoglia con fare scocciato, sembra non trovare niente che gli piaccia (sempre che conosca anche una delle etichette che ci sono!!)
"e vabbé sentiamo questo vino della casa"
Guardi che può anche pasteggiare ad acqua e nessuno si offende. La solita vocina in testa. 
"Ma certo, le porto un bicchiere ad assaggiare così potrà decidere" rispondo molto più diplomatica; sorrido e spero che se lo versi tutto sul maglione celestino di Ralph Laureen
"allora Luciano com'è questo vino in caraffa?" chiosa la moglie, tintura rosso mogano con messa in piega del sabato mattina. Completa il quadretto familiare figlia con piercing al labbro vestita con eleganza contenuta stile Lady Gaga.
"eh mo' vediamo così facciamo contenta la signorina"
Ancora le voci: Guardi che se va al ristorante è lei che deve essere contento mica la sottoscritta signorina.
"Io sono contenta se voi siete soddisfatti" rispondo..e mi sto sul culo da sola. Basta Sabri con queste frasi del menga, educate e false come i soldi del Monopoli. 
Ordinano, mangiano, riordinano una mezza caraffa di sangiovese della casa e pian piano si ammorbidiscono. Dalla posizione a 90 gradi schiena eretta e chiappe strette si adagiano sulle seggioline impagliate della trattoria, fino a sbracarsi in posizioni che mi rendono anche difficile lo sbarazzare la tavola.
Credo fermamente nel potere calmante e conciliatorio del cibo. Ne ho spesso conferma.
"molto bene, penso che ci rivedremo presto signorina. Tenga pure il resto"
"La ringrazio". E non so se sono più soddisfatta o preoccupata all'idea di un loro ritorno!

1 commento:

  1. stupendo!! non vediamo l'ora di conoscerti personalmente....mamma e papà ci conoscono...ma è passato tanto tempo...Roberto e Patrizia

    RispondiElimina