lunedì 17 agosto 2015

FERRAGOSTO, CLIENTE MIO NON TI CONOSCO


Ecco una collection delle uscite più naif tra i tavoli, in questa settimana di mezza estate.

NUOVE DENOMINAZIONI
1. i clienti dall'accento romano:
"ma si, ci prendiamo un bel Montepulciano, che ne dici Paolo?"
" oh si Montepulciano perfetto"
"bene preferite il nobile o il rosso?" chiedo
"ma no, non importa, va bene quello normale"
"Samuele, -mi rivolgo al mio collega,- abbiamo ancora del Montepulciano normale per i signori?"
"temo che sia finito- ribatte lui- nel caso possiamo portare loro la versione rosso 2013, se per i signori va bene.."
Cameriere vispo, cliente felice.

LA SIGNORA DISTRATTA
2. "signora mi scusi?" la cliente mi chiama con fare concitato
le ho appena portato il caffé e lei lo ha inavvertitamente rovesciato sulla tovaglia
"Non si preoccupi, succede, glielo ripreparo subito" e nel frattempo stendo una tovaglia pulita sulla macchia.
Riporto il caffè, la signora mi ringrazia gesticolando e urta la seconda tazzina di caffè col gomito che si rovescia sulla tovaglia pulita. Mi  gratto la tempia e poi più su quasi alla testa. E' il gesto di chi non sa che pesci prendere e mi esce spontaneo, così. Ci guardiamo imbarazzate poi: " Signora il terzo ce lo giochiamo al bar?" E mi esce una risata liberatoria. Mi ha lasciato la mancia.

UN PEZZO DI CULTURA GASTRONOMICA
3. leggendo la carta dei dolci il cliente mi domanda sorpreso: "Salame al cioccolato?"
Trasecolo. Quest'uomo non ha mai sentito parlare del salame al cioccolato. O madre indegna che privasti il figlio tuo del sapore semplice e perfetto del salamino con la marie! Non è il dolce dei bambini pensato per le mamme impedite ai fornelli, è una pietra miliare della nostra cultura gastronomica. Insisto e glielo offro, ma il signore non sembra particolarmente colpito dalla bontà fanciullesca del salamino. 
E' come pretendere l'emozione salendo per la prima volta sullo scivolo a 40 anni.

MEGLIO PERDERLI CHE TROVARCI
4. sera della vigilia di ferragosto. Ristorante completo. Chiamano due clienti, vogliono assolutamente cenare da noi. Purtroppo siamo pieni e con alcuni tavoli in coda. Insistono e sono disposti ad aspettare fino a dopo le dieci. Partono da Firenze e mi chiedono indicazioni stradali dettagliate. Poi mi richiamano circa un'ora dopo dicendomi che hanno appena imboccato la via Aretina e vogliono essere rassicurati sulla direzione. Richiamano verso le dieci dicendomi che sono al cartello che indica Doccia: è fatta 500 m e ci siete. Seguite la strada principale, all'incrocio sulla vostra sinistra c'è il parcheggio e davanti ci siamo noi, potete vedere l'insegna "trattoria" in giallo e blu e il giardino con i tavoli.
Non sono mai arrivati e non hanno più richiamato.
Credo sia stato meglio così..almeno per noi.

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