Ho invitato la Marta a cena da me. Anzi non è esatto. E’ lei
che si è autoinvitata, con l’idea di cucinare insieme. Ha detto che vuole
migliorare le sue prestazioni ai fornelli che al momento si assestano sull’uovo
al padellino, che però le esce ancora col “moccio” sul tuorlo e qualche torta
salata quando è necessario pulire il frigo dai mostri. E’ molto brava anche a
cuocere i cubetti di spinaci surgelati nel microonde: 2 minuti massima potenza.
Poi giro di olio, sale e limone e tac pronti. E toc te li mangi te, io senza il
burro non mi metto nemmeno a sedere.
“Sabri si fa da te, tanto tu hai tutto”
“perché tu non ce l’hai una pentola e uno scolapasta?”
“si ma poi tu mi chiedi una frusta, e un coltello..quello lì
come si chiama..”
“un normale trinciante.. “
“è si proprio quello, mai io..”
“si vai vieni da me”
Con la Marta meglio iniziare dai fondamentali: vai col
pomodoro. E i fondamentali sono gli spaghetti e le uova al pomodoro. Senza se e
senza ma.
Su caprese e panzanella si può essere autodidatti.
Altrimenti fate l’uncinetto, le cornici con la pasta al sale, il decoupage, il
bungee jumping, ma rimettete quel pomodoro in frigorifero per carità, per il
bene vostro e di tutti i vostri cari.
“tieni mettiti il grembiule”
“mi sento ridicola con questo coso e poi io non mi sporco”
Certo che non si sporca, non cucina.
Si comincia: l’olio, l’aglio, camicia o non camicia, “lascialo
vestito per il momento, hai tutto il tempo per spogliarlo e bruciarlo”. Poi i
pelati, li schiaccia con la forchetta e ops si macchia la manica del vestitino
beige.
Il mio viso si illumina di un ghigno sardonico: “eheheh!! Ecco
l’importanza di un grembiule e di un coltello trinciante”
Si siede sullo sgabello con l’aria triste, poggia la
forchetta sul tavolo e si lecca il pomodoro sulla manica del vestito
Dio quanto è impedita, penso, ma quanto è sexy in questo
gesto di bambina sconsolata. La abbraccio.
A momenti piange e confessa: “Sabri ho fatto una figura di
merda”
“ma dai cosa vuoi che sia, tu sei ossessionata dalle brutte
figure”
“Sabri tu non capisci, ero con lui..”
Cerco di consolarla, “oggi
la figura di merda è l’avanguardia nell’arte di rimorchiare”
“sei sicura?”
“diamine si, pensa alla TV. Vuoi essere famoso? Vai in tv e
fatti una bella figura di merda e il gioco è fatto. Ma si può sapere che hai
combinato?”
“sabri l’ho invitato
a cena da me sabato scorso”
“oh cazz..altro che figura di merda, ma sei scema? Avresti
potuto intossicarlo”
Metto le uova al pomodoro sulla tavola, taglio del pane e ce
le mangiamo direttamente nella padella, senza neanche le forchette, ramazzando
col pane.
Questa è l’intimità vera. Ecco, nell’arte di rimorchiare ci
metterei anche la ricetta delle uova al pomodoro.
Nessun commento:
Posta un commento