Contest è in questo caso la parola più
appropriata. Il prof Leonardo Romanelli contesta
la supremazia assoluta dell’insalata di riso quale pietanza estiva per
eccellenza. E lancia la sfida: convincetemi che l’insalata di riso abbia un
senso edibile.
E si scatena
la bagarre. Decine di ricette hanno intasato la pagina web del povero Romanelli
che mica se lo aspettava tutto sto casino a seguire..e alla fine gli toccherà pure
di assaggiarle tutte, quelle insalate di riso originali e bizzarre.
A Romané
c’hai provocato..
Senso
edibile o controsenso questo lo dirà la giuria convocata a giudicare le dieci
insalate di riso finaliste l’11 settembre alla Buoneria a Firenze.
Alcune
personali osservazioni.
L’insalata
di riso ha da essere tanta, esagerata, barocca, la sfida reale è aggiungere
sempre un ingrediente in più, mai uno in meno. In totale controtendenza con la
cucina contemporanea il principio dell’insalata di riso non è togliere ma
mettere, aggiungere. Alla fine ne deve venir fuori una porcata di tali
dimensioni che nemmeno Nigella Lawson oserebbe pensare. E per questo non può
non piacere. Al bando le facce schifate dall’insalata di riso, compresa quella
del Romanelli: nessuno vi crede. E nonostante il trionfo d’ogni ingrediente più
fantasioso l’insalata di riso continuerà ad essere percepita come una pietanza
fresca, estiva, addirittura leggera e quindi adatta per il pranzo in spiaggia.
A questo proposito prendiamo in esame
l’insalata
di riso popolare versione basic total comfort.
Gli ingredienti
innanzitutto:
riso
parboiled (se si comincia a interrogarsi su che tipo di riso impiegare siamo
già fuori, l’insalata di riso non ci appartiene)
wurstel a
dadini
cubetti di
formaggio
prosciutto
cotto a dadini
tonno
sott'olio
e acetelli
come se non ci fosse un domani per sgrassare la bocca asfaltata dal mix di
ingredienti di cui sopra.
Ne risulta
pertanto una pietanza equilibrata nei sapori, con diverse texture a seconda
della cottura o scottura del riso e assai nutriente perché contiene tutte le
proteine possibili immaginabili, di ogni provenienza e genere: quelle della
carne, quelle del pesce, quelle del formaggio e le nobilissime proteine
dell’uovo nella versione deluxe illustrata in seguito. È la pietanza popolare
che sfata la credenza altrettanto popolare che carne e pesce non vanno mai
mescolati. Qui tonno sott'olio e wurstel vanno a braccetto.
Dosi e
quantità: assolutamente a caso, l’assenza di logica vince. È il fattore stupore
a colpire gli astanti.
Attrezzature
necessarie: un coltello e una zuppiera e due cucchiai per mescolare l’insalata
(i più abili possono cavarsela con uno solo). Un frigorifero: l’unico modo per
rendere fresca l’insalata di riso.
Abilità
richieste: nessuna. Più si è imbranati ai fornelli migliore sarà il risultato.
Poi esiste
la versione deluxe: quella con
l’uovo sodo e i riccioli di maionese. Questa versione richiede invece una certa
preparazione in cucina. Occorre mettere le uova in acqua fredda, portare a
ebollizione, far bollire per 5 minuti, quindi raffreddare le uova sotto acqua
fredda e poi sgusciarle e tagliarle..insomma una cosa complessa per l’insalata
di riso. E saper fare i riccioli col tubetto di maionese. Una fatica inutile. Va
benissimo la versione basic total comfort.
Unica
accortezza: se la mangiate in spiaggia lasciate passare almeno 3 ore prima di
fare il bagno.
credits today.it
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