giovedì 2 maggio 2013

NON DIRE PELATO SE NON L’HAI PROVATO


L’idea: viene dopo aver assaggiato una passata di pomodoro da paura a Taste. Chiediamo alla nostra amica che si occupa di distribuirla di metterla a confronto con altri pomodori pelati presenti sugli scaffali della grande distribuzione
L’esperimento: si realizzano sei pomarole ciascuna ottenuta con un diverso tipo di pomodoro pelato. Base comune un trito di carota, sedano e cipolla, stessa quantità per ogni campione, fatto leggermente appassire in olio e acqua per tenerlo leggero e mantenere aromaticità fresca delle verdure. Cottura soli 5 minuti, poi si aggiungono i pelati (talora polpa di pomodoro a pezzi) e si fa cuocere il tutto  per altri 30 minuti. Al termine si passa la salsa al passaverdura e ci si condisce la pasta. Solo olio e sale nella salsa, niente filo d’olio a crudo né parmigiano. La pasta usata: spaghetti Vicidomini
I concorrenti:
  1. Pomodori pelati Casar Esselunga € 0,80 (conf. 400g) 
  2. Pomodori pelati BIO Coop € 1,30 (conf. 400g)
  3. polpa di pomodoro La Fiorellina € 0,90 (conf. 400g)
  4. Polpa di pomodoro Mutti € 0,99 (conf. 400g)
  5. pomodorini del piennolo del Vesuvio DOP, Le Gemme del Vesuvio € 3,00 (conf. 540 g.)
  6. Pelati al naturale Az.Agr. Antica Enotria € 3,10 (conf. 580 g.)     
  7. NON PERVENUTI: mancano i pelati della nostra amica per la quale tutta la prova era stata orchestrata..così è la vita.






La cena: si sottopongono i campioni  all’assaggio di una giuria così composta: 3 personaggi scriventi regolarmente di cibo in rete, un fine intenditore di pomodori e di salse, un venditore di vino (che non può mancare ad ogni cena che si rispetti). Le pomarole sono state giudicate nell’aspetto visivo, per il loro profumo, e al gusto per i seguenti aspetti: consistenza della salsa, sapore di pomodoro, acidità/dolcezza, capacità di legarsi alla pasta
Il verdetto: tutte le salse ottenute, ad eccezione di quella ottenuta con Casar, avevano buona consistenza e buona capacità di legarsi agli spaghetti; il colore dopo la cottura è risultato molto diverso nei vari campioni: decisamente più scuro (stile conserva) nei pelati Casar e Mutti, molto chiaro per La Fiorellina, rosso brillante per le salse ottenute con Antica Enotria, Bio Coop e Le gemme del Vesuvio.
Al gusto l’ordine di gradimento, sul quale i commensali sono stati pienamente concordi, ha visto la vittoria di Antica Enotria, seguita da Bio Coop, La Fiorellina, Le Gemme del Vesuvio, Mutti e Casar.
Giusto due note sul sapore delle salse ottenute con i vari campioni:
1. Casar: acidità quasi aggressiva, pastosa e finale amaro, note quasi terrose in evidenza. 5,0
2. BIO Coop: dolce, corposa, buona aromaticità di pomodoro, acidità discreta. 6,5
3. La Fiorellina: acidità discreta, corposa, sapore di pomodoro e aromi di trito aromatico non schiacciati dalla salsa. 6,5
4. Mutti: pastosa e molto densa, ma acidità spiccata e finale amaricante molto pronunciato. 5,0
5. Le gemme del Vesuvio: cremoso, corposo compaiono note burrose, acidità percepibile, buona persistenza e finale lievemente amaricante. 6,5
6. Antica Enotria: sapore di pomodoro spiccato, note burrose evidenti equilibrio finale tra dolcezza e acidità. Le fragranze del trito aromatico perfettamente amalgamate al sapore di pomodoro 7,5. 

Ad allietare i commensali ci han pensato: Arunda MC, il Rosato di Istine, il verdicchio di Villa Bucci, Michele Satta e il passito di Criserà.

2 commenti:

  1. ...era il minimo sindacale per l'assaggio dei pomodori ;)
    Vicidomini sempre e comunque!! ;-)

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