Proprio così, un martedì da Leoni.. da Marcello Leoni.
Bologna, complesso di Porta Europa, una struttura ipermoderna, vetri e acciaio, sede degli uffici di Unipol. Il tassista che dalla stazione centrale mi conduce a destinazione, mi dice perplesso: “guardi signora, che io sappia questo è un complesso edilizio di altro tipo, qui non c’è nessun ristorante!” Fidati bel tortellino, l’ho studiata bene la strada per arrivare qui..
Una brutta scala in cemento rivestita di materiale antiscivolo mi conduce al primo piano di questa strana struttura che un po’ mi ricorda quelle della Défense. Solo che quella è la banlieue parigina e qui invece siamo a Bologna. Il panorama che mi si rivela al primo piano è completamente diverso: un giardino pensile, vialetti pedonali e il dehors di Leoni, che riconosco poiché all’ingresso stanno piantonati, guarda caso, due leoni di legno.
Varcare la porta del ristorante è entrare in un altro mondo: sotto a quel carapace d’acciaio che si proietta sulla strada, c’è un cuore caldo di legni chiari a definire la struttura portante: sembra di stare dentro al ventre tiepido di una balena, più che mai accogliente, in cui si propagano ritmi andalusi.
Poi parquet e tappeti, tovaglie avorio e poltrone dalla seduta comoda. I colori del sud della Francia sono rivelati da quei tavoli volutamente non apparecchiati, e dalle sculture di cavalli di legno appese alle pareti, che ricordano tanto le passeggiate in Camargue.
Wow questo posto è spaziale, penso io, prima ancora di aver incontrato lo chef..
Ed eccolo che arriva, sorridente, capello corto con basetta che sfocia in barbetta grigiastra. Due occhi celesti vispi e furbi, contornati da una lieve occhiaia da bello e dannato. Si vede che c’ho un debole per l’uomo brizzolato..
L’involtino di pasta fillo ripieno di lumachine, su quenelle di patate affumicate e crema di carote è un’ottima partenza, cui segue la quenelle di scampi battuti, gelo di piselli e aria di prosciutto
Decisamente ricchi nel gusto e nella quantità i ravioli all'amatriciana con carpaccio d'astice in salsa di pecorino: una porzione con 8 ravioli in un ristorante così è cosa non proprio comune.
Bello e colorato il pesce cappone con cialde di pecorino, verdure sautè e vongole al basilico
In conclusione la foto agghiacciante di un ottimo piccione in salsa di pere e zafferano in cialda alle spezie
La qualità delle foto è stata seriamente compromessa da diversi bicchieri di uno strepitoso Collio Bianco 1999 di Damijan Podversic. Standing ovation.
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