lunedì 30 gennaio 2012

ASPETTATIVE SULL'...AIA

 Barbara Bonaccini

Venerdi confessavo ad un caro amico che la sera dopo avrei passato la serata in compagnia di una bottiglia di ...aia!
" Mhh il suffisso non è male, ma dai dimmi anche il resto: Orne? Sassi? Lupi? Tassi?" . E mentre mi divertivo a far morire lui di curiosità, in realtà morivo io dalla fifa che il vino sapesse di tappo o che si fosse sciupato nel tempo....con quei nomi così evocativi mica c'era da stare tanto tranquilla.
E avevo già atteso abbastanza, quasi tre anni...ora basta era il momento di stapparlo!!!
Sono le 4 del pomeriggio, decido di procedere e togliere ogni dubbio. Troppo presto forse rispetto alla cena? Che importa? Ho bisogno di sapere se sarà davvero lui ad allietarmi la serata.
Tappo perfetto! Ne verso un goccio nel grande bicchiere: i primi effluvi promettono...eleganza.
Bene, posso uscire tranquilla e rilassata a fare due passi in centro: lui è lì che mi aspetta. Che pensiero rassicurante:-)
Al mio rentro si era davvero tirato a  lucido: un ventaglio di profumi più grande della coda di un pavone: frutti neri, cassis soprattutto, grafite, poi cuoio, note balsamiche, a tratti ricordi di cioccolato al latte e poi ancora frutto, anice stellato, note minerali e ferrose, roba da far girare la
testa.
E in bocca....tannini setosi, freschezza e sapidità in abbondanza.
Che classe il mio Lupicaia 2004!!!

Nessun commento:

Posta un commento