martedì 7 febbraio 2012

IDENTITA' GOLOSE PRIMA PUNTATA

Milano, Identità Golose. Congresso internazionale di cucina. Attendo da giorni e giorni questo lunedì di febbraio, ho acquistato il biglietto del treno con largo anticipo, ho effettuato la registrazione on line per l’ingresso,  e mi sono tirata a lucido ben bene.  Il grande freddo non mi fermerà, sfido ritardi e treni soppressi per la neve e alle 7.30 sono in stazione centrale. Il freccia rossa in arrivo da Roma ha una ventina di minuti di ritardo, che poi aumentano nel tragitto verso Milano.
E già mi gioco il primo intervento della giornata sul palco del congresso: Cracco. Porca miseria!
Per fortuna a Milano ci arrivo, è tardi, corro verso la metro, linea verde poi linea rossa -eddai sbrigati che sta per cominciare Paolo Lopriore!-. Non avevo messo in conto il km che dista tra la fermata del metro e l’ingresso della fiera, cioè non avevo pensato al ghiaccio sul marciapiede e alle mie scarpe col tacco.
Bye bye anche a paolino..
Mi consola il fatto che il programma di oggi è cosmic, da spasmic, quasi orgasmic..
All’ingresso c’è la fila, non si scorre manco a spingere...uffa se mi fanno perdere pure Italo Bassi e Riccardo Monco giuro che pianto un casino. Sotto i baffi me la rido pensando che non sarebbe poi così male essere portata via di peso che quei due super gnocchi che stanno all’ingresso.
Incredibile ma vero, riesco ad entrare nell’auditorium mentre Lopriore è ancora sul palco. Mi accuccio nelle retrovie in attesa che si liberi un posto a sedere.  Tolgo i guanti, la sciarpa, via il cappello e via anche la messa in piega, accidenti al Burian, non ho potuto sfoggiare neanche un sempre utile scollo..E mentre cerco di darmi “una parvenza”  scorgo a non più di 2 metri di distanza Beppe Palmieri, il punto G della Francescana (cit.), il maitre che vale uno chef (altra cit.); come in un cartone animato giapponese gli vorrei piombare addosso e sbaciucchiargli quella testa lucida in segno di riconoscenza per tutte le cose buone che ci fece bere in quel martedì  di dicembre in via Stella. Mi trattengo, penso che non ne valga la pena ,visto che i due che stanno di guardia all’ingresso della sala sono decisamente meno gnocchi di quei due buttafuori di sotto.
Individuo una sedia libera piuttosto in avanti e mi ci precipito. Stanno per salire sul palco gli chef dell’Enoteca Pinchiorri insieme a Bobo e Chicco Cerea, il cuore mi batte a mille per l’imminente carrellata di stelle..(continua..)

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