“Ehi mamma da sabato avremo un nuovo aiuto in cucina, è un ragazzo, è originario dello Sri Lanka”
“Scilanka?”
“Sri Lanka..”
“Skilanka?”
“Ok mamma è cingalese.” E penso che mia mamma si immagini lo Sri Lanka come un posto candidamente innevato, pieno di chalet in legno di abete e omini di neve... Mi sbaglio, e lo conferma la sua successiva domanda: “ma è vicino all’Africa?”
“no è un po’ più a est..”
“no è perché nella foto è così nero nero che ho pensato..”
E’ arrivato in Italia dopo che lo tsunami del 2004 gli ha portato via tutto: la casa, la barca (faceva il pescatore). La prima preoccupazione di mia mamma è stata quella di informarsi sui suoi gusti alimentari: gli piace la pasta? Chiedigli se vuole assaggiare un pezzetto di fegato, e così via..
Scopriamo che non gli piace il maiale, ma niente a che vedere con la religione. E’ con noi da poco tempo e la Lisetta (alias mia madre) gli ha già propinato l’arista al forno e le salsicce con i fagioli all’uccelletto. Le ha mangiate con gusto, a detta di mia madre..
Da quando ha iniziato a lavorare al ristorante, lui e la Lisetta sono diventati inseparabili. Non fanno altro che parlottare e ridere in continuazione. Io mi chiedo cosa si diranno mai dal momento che lui non parla un tubo (o quasi) di italiano e mia madre non conosce una parola di inglese (eccetto quelle del ritornello di money for nothing dei Dire Straits).
ci vorrebbe un video....
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