Questo post è stato scritto al termine dello spettacolo “URGE” , senza l’aiuto di alcol né di altre sostanze allucinogene, ma sotto l’effetto stupefacente di due ore di calembour.
URGE vastità, URGE pensare in grande ed ecco fatto pronto in tavola, ma non surgelato, un tributo a te grande Alessandro o meglio magno che in questo caso mi pare più appropriato.
(legenda: A= Alessandro; S= sottoscritta)
A: Hai detto pronti in tavola?
S: Per Karité! Non sia mais.. io aborro i 4 salti in barella e il minestrone della valle dei morti
A: Vabbè dove c’è barella c’è casa
S: Dai Alessandro, non mi guardare con quella faccia da Bergonzola.. ti voglio più rock, più forte, insomma più roquefort. Del resto per dirla con parole tue “il formaggio con le pere è femmina?”
A: Cosa? Ma non mi prendere per il culatello, lo sai che non voglio essere lo Zibello di tutti. Meglio fare il salame, almeno fa la sua figura tra due dame..
S: Ecco lo sapevo, è inutile che mi faccia il Sangue di Giuda, tu sempre quello stai a pensare.. e all’uva passerina che vorresti vinificare.
A: Guarda che la passerina è parecchio bon..arda..
S: Per forza, sta sempre a fare sport per rassodare il glutine
A: Parli così perché crepi di indivia!
S: Come hai detto? Puoi ripetere che non ho capito una segale?
A: Lascia stare scendo al bar della strada, fanno un succo di ANAS direttamente importato dal tropico del granchio: grande sapidità e finale di goudron come direste voi fissAIS..
S: Niente gelato?
A: “Il gelataio ha smesso di fare il gelato da un po’ perché ormai non ci trovava più nessun gusto”
E allora URGE, urge che stasera s’ushi insieme, a braccetto come una coppia ferrarese, annodati a metà, intimamente uniti come whisky and soda e che s’oda per cantine e osterie: versaci un rosso! Come rosso è l’amore tra me e the, tra donna e uovo, e se c’è l’uovo ma senza il rosso, la cosa mi appare chiara: sto bevendo un vov.
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