lunedì 13 febbraio 2012

USI INSOLITI DI UNA TAZZINA DA CAFFE’

A fine pasto servo regolarmente decine di caffè, dall’espresso regolare a quello in tazza grande per gli insaziabili, in vetro per gli alternativi, macchiato, corretto, alto, ristretto, americano e chi più ne ha, più ne metta. Tuttavia gli usi a cui mi riferisco niente hanno a che fare con il caffè a ciascuno il suo.
La tazzina a fine pasto si trasforma inesorabilmente in un portaoggetti: un posacenere, un porta stuzzicadenti usati, perfino un contenitore per fazzoletti di carta usati e gomme da masticare.
Per altri diventa una sorta di compostiera in cui gettare briciole di pane, zucchero, il cioccolatino morsicato..
Non ho osservato una simile fantasia di utilizzo in nessuna delle altre stoviglie presenti sulla tavola –se si fa eccezione per le stoviglie che vengono usate per mangiare/giocare dai bambini-.
Forse la tazzina del caffè simbolo del fine pasto, preannuncia l’ora in cui ci si può sbracare..? o forse è la chiara manifestazione di una conversazione noiosa che costringe a raccogliere tutte le briciole sparse sulla tovaglia per tenere gli occhi aperti o a contare i chicchi di zucchero presenti in una bustina monodose?

2 commenti:

  1. Io invece tendenzialmente la lascerei pulita perchè mi piace (rebbe...) risciacquarla con
    un goccio di grappa. Magari Nardini.

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  2. E' verissimo anche io quando fumavo.......bei tempi ......dopo il caffè c'era l'inesorabile sigaretta e quale piacere usare il piattino come portacenere !!!!!!!!!!!
    Marzia

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